Lucio Fontana

(Rosario di Santa Fé / Argentina, 1899-Varese, 1968)

In Argentina lavora col padre scultore e apre uno studio. A Milano frequenta l’Accademia di Brera, conosce i pittori astratti e il movimento Abstraction-Création; è ceramista ad Albisola. Nel 1939 partecipa alla seconda mostra di Corrente. Nel 1940 è a Buenos Aires, elabora il Manifesto Blanco (1946), nascita dello Spazialismo. Del 1949 è il primo Ambiente spaziale presso la Galleria del Naviglio a Milano. Tra 1951 e 1957 crea opere basate su perforazione del supporto e sovrapposizione di materiali; poi tele dipinte all’anilina e sculture spaziali su gambo. Di fine 1958 sono le prime opere coi tagli e degli anni Sessanta i Crateri, con squarci nella tela, i Metalli, lastre squarciate, la serie Fine di Dio e i Teatrini, tele con buchi simulanti quinte teatrali, le Ellissi in metallo, le scene del Ritratto di Don Chisciotte per la Scala.